Il Soave porta il nome dell’omonima città veneta, sita in quel territorio che nel 568 fu invaso da Re Teodorico ed i suoi Longobardi, popolo germanico degli Svevi, i Suaves, termine che venne italianizzato in Soavi (ed ecco spiegata l’origine del nome). Il territorio in cui si stanziarono non era estraneo alla tradizione vitivinicola e a testimoniarcelo c’è una epistola del VI secolo in cui il ministro del Re Teodorico parla del vino di questa zona descrivendolo come “soavissimo e corposo, dotato di gioviale candidezza e soavità incredibile”.